mercoledì 23 maggio 2012

Gemelli in arrivo? Vai con lo shopping... (1 parte)

Quando si scopre di aspettare due gemelli credo che sia normale chiedersi: “Ed ora?! Che si fa? Si compra tutto doppio???”

Dalla nostra esperienza di bi-genitori ci sono cose che sono utili avere doppie se non quadruple, altre invece singole ed altre ancora invece inutili o superflue.

Innanzi tutto non tutte le gravidanze gemellari sono a rischio e non tutte i gemelli nascono prematuri. Nel nostro caso, le mie gemelle sono nate con cesareo programmato alla 38ma settimana, ma se era per loro si poteva arrivare a 40 settimane se non oltre.

Questo per dire che in assenza di segnali d’allarme è inutile avere fretta di acquistare già tutto al 4 mese di gravidanza solo perché, come spesso ti dicono, “non si sa mai”.

E’ bello godersi la propria gravidanza e perché no, se si sta bene e se il ginecologo non lo vieta, girare vari negozi per vagliare offerte, sconti e modelli diversi di passeggini, lettini, fasciatoi ecc..

E se il dottore ci mette a riposo fin dai primi mesi??? Seguendo le indicazione del medico comodamente da casa possiamo girare i vari negozi tramite i siti internet, ormai molte marche sono acquistabili on line risparmiando anche qualcosina, il che non guasta mai (il consiglio comunque è quello di visionare sempre il tutto di persona, se non direttamente delegare il compito a qualcuno di fiducia: mamma, papà, marito, sorelle e fratelli…).

Veniamo a noi, cosa acquistare:
Passeggino gemellare: in commercio ne esistono di svariati tipi con sedute affiancate o una davanti all’altra (il così detto modello a treno). Sicuramente si risparmia qualcosina prendendo i modelli componibili (i trio) che offrono ovetti, navicelle e sedute del passeggino montabili sullo stesso telaio. Noi abbiamo scoperto che ne esisto di svariati modelli e di diverse marche. Allora quale scegliere?
Personalmente abbiamo scelto il modello a treno perché volevamo assolutamente disporre le gemelle una di fronte all’altra in modo che potessero guardarsi.
Inizialmente sulla scelta della marca la mamma si è basata puramente sull’estetica: un bel pomeriggio ci siamo trovati in un negozio di articoli per bambini quando l’occhio della mamma viene rapito da quello che per lei è ancora il più bel passeggino gemellare che esista. Così prova a vedere come si guida, non voleva crederci era leggerissimo e il rapporto qualità prezzo ottimale. “E’ fatta!” ha pensato “questo passeggino è mio!”. Anche al commesso gli brillavano gli occhi (magari pensava: “Bene, bene! Questo è venduto!”) Quando al papà sorge un dubbio (da uomo sempre molto pragmatico), “non è che non ci sta nel baule della nostra Golf?” “Ma no dai, non è possibile.”
Non del tutto convinto riesce a muovere a compassione il commesso che ci permette di uscire dal negozio con il passeggino per fare la prova baule.
Immaginatevi la scena: marito e moglie mooolto incinta escono dal negozio con un passeggino gemellare facendo suonare tutti gli allarmi, sembravamo una coppia male assortita di ladri con il commesso come ostaggio!
Comunque mezzora a provare e riprovare, ma niente da fare, o restavano fuori le ruote o il manubrio oppure non si chiudeva il portellone.

Il papà aveva ragione!!! La mamma invece non voleva crederci.
Così si è optato per un modello più compatto, ma un po’ pesante.
Questo per dirvi che il fattore baule è uno dei fattori principali per la scelta, a meno che non si ha già in mente di cambiare l’auto e prendere un furgone.
Altro fattore da prendere in considerazione, che noi abbiamo del tutto ignorato è l’accessibilità dei luoghi dove spesso ci dobbiamo recare: negozi, supermercato, dottore, pediatra, banca… Abbiamo imparato a nostre spese come le città non siano fatte per i gemelli, spesso marciapiedi troppo stretti o troppo alti per poterci salire comodamente, e che dire dell’ascensore?! Non tutti gli ascensori sono abbastanza spaziosi per contenere un passeggino gemellare.

Per il rotto della cuffia da noi (abitiamo al 2 piano) ci entra a pennello, ma già nel condominio dei miei suoceri (abitano al 3 piano) non ci sta. Che fare? C’è chi dirà: si lascia all’ingresso la struttura e si trasportano i gemelli dentro gli ovetti. Certo! Avete mai sentito quanto pesa un ovetto? Immaginate di trasportarne due con anche i gemelli dentro, o siete l’incredibile Hulk oppure dopo poco vi ritroverete con i muscoli a pezzi.
E’ proprio in questi casi che si scopre la creatività di ogni singolo genitore…
Detto questo il modello più adatto alle singole esigenze aspetta solo di esser comprato.

Ovetti: uno per gemello. Personalmente abbiamo acquistato anche la base di aggancio al sedile dell’auto perché ha la comodità di rendere il posizionamento dell’ovetto molto più veloce.

Navicelle: una per gemello. Noi abbiamo deciso di non prenderle perché una volta posizionata la navicella occupa due posti (solitamente quelli posteriori). Quindi o si ha già una macchina omologata per 6 o più posti (non è il nostro caso), o si cambia macchina (non era il momento) oppure si rinuncia alle navicelle e si trasportano i bambini negli ovetti (quello che abbiamo fatto!). Comunque per chi opta per le navicelle è da tener presente che occorre anche comprare il kit di cinture omologate per il trasposto in macchina.

Seggiolini auto: uno per gemello. E’ da tener presente che i bambini possono esser trasportati in macchina negli ovetti fino a 13 kg e nella navicella fino a quando ci stanno. Poiché però i gemelli cresceranno (e più in fretta di quanto immaginiate) occorre attrezzarsi anche per quando negli ovetti non ci entreranno più (o non ci vorranno più stare). Diciamo che questo acquisto può esser rimandato a dopo la nascita, ma iniziare a dare un occhiata ai vari modelli e soprattutto ai prezzi non guasta mai e se poi si hanno degli amici o parenti molto generosi che ci chiederanno che regalo gradiamo per il lieto evento perché non far fare loro questo acquisto, quindi meglio esser preparate in anticipo!

Tendine auto: necessarie per proteggere i gemelli dal sole. Ben presto imparerete come i vostri gemelli non siano amanti del sole diretto in faccia (a volte non lo siamo neanche noi da adulti).

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